Una sindrome molto complessa del gatto che purtroppo
è molto frequente ha un acronimo inglese molto gradevole, alla
pronuncia. Si chiama FLUD e ricorda quasi il suono di uno strumento
dolce a fiato. L'acronimo sta per Feline
Low Urinary Diseases, ovvero malattie delle basse vie urinarie. I
gatti che ne soffrono non trovano nulla di dolce in tutto questo, perché
si tratta di una patologia che comporta spesso un dolore acuto che può
essere paragonato alla colica renale dell'uomo.
Colpisce molto più i maschi adulti castrati rispetto alle
femmine, ma si vede anche in queste ultime e capitano diversi casi anche
in gatti molto giovani. Un tempo si dava la colpa, almeno nei maschi
adulti castrati, agli alimenti in crocchette, mentre oggi queste
malattie infiammatorie delle basse vie urinarie (principalmente vescica
e uretra) sono causate da una serie di fattori, ben più complessa,
alcuni dei quali non sono neanche noti. In effetti gli alimenti
secchi"di una volta" erano molto ricchi di sali minerali. Se
somministrati in quantità smodata potevano favorire la formazione di
renella (sabbiolina) o veri e propri calcoli. Le migliori ditte che
producono crocchette sono oggi molto attente alle concentrazioni
di sali minerali al loro interno, per cui, senza esagerare, questi
alimenti possono essere somministrati in piena sicurezza.
Il gatto maschio è più colpito perché, a differenza
della femmina, la sua uretra (il "tubicino" che fa fuoriuscire
l'urina) è sottilissimo e basta poco per ostruirlo. Quali sono i
sintomi della FLUD? Il proprietario di solito si accorge che il
gatto va dentro e fuori la cassettina ed emette poche gocce d'urina,
spesso arrossata o addirittura gocce di sangue. Talvolta il gatto non
emette più nulla, essendo completamente ostruito da un "tappo". Questa
è una condizione di emergenza che implica la visita del veterinario
entro 12 - 24 ore, non più tardi. L'occlusione potrebbe infatti fare
rifluire l'urina verso i delicatissimi reni, causando danni
irreparabili. In questo caso occorre, previa sedazione o anestesia
generale, cateterizzare la vescica, dopo avere effettuato una
cistocentesi ( tramite un ago inserito in vescica dall'esterno si
toglie l'urina).
Mediante esami del sangue, urine, radiografie ed
ecografia si cerca di capire se ci sono cause precise della
malattia per impostare un trattamento mirato. Anche se i batteri non
sono quasi mai le prime cause, essi si inseriscono secondariamente sul
tessuto infiammato. In tal caso i migliori disinfettanti urinari sono
i cosiddetti "chinolonici" di cui l'Enrofloxacin è il più usato nel
mondo.
Talvolta non si trova una causa e la malattia assume il nome di
"cistite idiopatica". Questa è molto difficile da trattare. Sembra che
lo stress e l'ansia abbiano le loro colpe, tant'è che, a volte,
alcuni psicofarmaci riescono ad avere ragione della malattia. La
chirurgia (uretrostomia) si riserva per i casi più ostinati, ma è
spesso risolutiva.