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Dati fisiologici
Lunghezza media: 40/50cm oltre i 30/35cm della coda
Temperatura rettale: 38,5°- 39° C
Frequenza respiratoria adulti: 10/20 minuto
Frequenza cardiaca adulti: 110/140 minuto
Polso: gatto adulto 110-140, gattino 180-200
Calori: da 2 a 4 volte l'anno (durata media da 10 a 12 giorni)
Gestazione: dura 55-69 giorni
Pubertà: maschio 7-10 mesi, femmina 6-12 mesi
Longevità: circa 15 anni
Alimentazione: prevalentemente carne, integrata con sostanze vegetali.
Riproduzione
L'età media della pubertà per il maschio è di circa 5/7 mesi, mentre per la femmina è di 5/12 mesi (nei persiani anche dopo l'anno); comunque tali dati devono essere considerati puramente indicativi essendo suscettibili di variazioni individuali, di razza, taglia, età del gatto, etc..
Nelle gatte il primo calore si presenta di norma tra i 5 e i 18 mesi (la prima volta si osserverà un aumento ed indurimento delle
mammelle); il periodo varia anche a seconda della razza o della stagione. La frequenza dei calori é circa 3/8 volte all'anno e compresa generalmente tra fine gennaio e fine
settembre, mentre la loro durata é dai 6 ai 10 giorni.
In questi periodi, la gatta manifesta uno "strano comportamento": alza il posteriore e la coda, aumenta lo strofinarsi sulle gambe del proprietario, si rotola per
terra; inoltre può instaurare con il suo proprietario un intenso dialogo di miagolii.
L'ovulazione, invece, è provocata dal coito e la gestazione dura mediamente dai 58 ai
70 giorni. I maschi non vanno in calore, ma sono attratti dal forte odore della
femmina (che nel periodo in cui va in calore è particolarmente acuto, anche se
non percepibile dall'olfatto umano) e per questo motivo sono sempre pronti
all'accoppiamento.
Curiosità anatomiche
L'unica fonte di sudore per il gatto sono i cuscinetti plantari che, al loro interno, contengono numerose ghiandole
sudoripare; per il resto la regolazione termica avviene esclusivamente tramite l'evaporazione della saliva che il gatto sparge sul pelo con la lingua.
Quindi non stupitevi se il vostro gatto, impaurito o accaldato, lascia impronte umide al suo passaggio.
Le vibrisse, i baffi e i lunghi peli sopra gli occhi e dietro le zampe, sono molto importanti per il gatto, essendo sensibili alle correnti d'aria, ai campi magnetici, alle variazione di pressione,
e costituiscono una specie di radar: tramite un nervo cranico trasmettono direttamente al cervello ogni informazione ricevuta.
Le ossa del gatto sono più numerose di quelle dell'uomo, 240 contro 206; solo nella coda ce ne sono circa 20.
I denti non sono molto numerosi, 30 contro i 32 dell'uomo, e vengono poco utilizzati per la masticazione. Infatti, il gatto grazie ai suoi potentissimi succhi gastrici può ridurre in poltiglia anche l'osso più duro.
Non è vero, come molti credono, che il gatto vede al buio. Il fatto è che al gatto, come a tutti i predatori notturni, è sufficiente una minima luce per muoversi con sicurezza. I suoi
occhi possono essere considerati dei catarifrangenti grazie ad uno strato di cellule riflettenti che costituiscono il
cosiddetto "tappeto lucido" in grado di intensificare la luce fino a 40/50 volte. Sembra probabile che i gatti vedano in bianco e nero.
L'udito del gatto è più sviluppato di quello dell'uomo, è in grado di captare frequenze fino a 50.000 Hz contro i nostri 20.000 Hz, ma è minore di quello del cane che arriva fino a 100.000 Hz. E' il senso più vulnerabile nell'invecchiamento: comincia a diminuire già intorno ai 4 anni e molti gatti, purtroppo, diventano sordi in vecchiaia.
L'olfatto è ben sviluppato ma è efficace, a differenza del cane, solo a breve distanza. Il gatto annusa il cibo prima di mangiarlo e sarà questo senso, non il gusto, a decidere se è di suo gradimento. |